Geospatial Analytics: metriche innovative per fotografare le potenzialità commerciali di un negozio.
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Come fare a rimanere i numeri uno nel mercato? Provando ogni giorno a fare qualcosa di nuovo: un nuovo programma radiofonico, nuovi stili di produzione editoriale, scovando nuovi artisti, sviluppando progetti tecnologici innovativi. Faticoso, ma molto, molto divertente!
Geospatial Analytics: metriche innovative per fotografare le potenzialità commerciali di un negozio.
Verso un futuro che non si limita all’analisi delle dinamiche In Store, ma che “esce” dal punto vendita e abbraccia una logica Omnichannel. Scopriamone i vantaggi.
Gio, 02/08/2018 - 10:59
I più recenti studi USA mettono a fuoco i cambiamenti in atto nel settore Retail, in un Paese dove lo spazio commerciale pro capite è di 15/20 volte superiore agli altri mercati. Un punto di riferimento interessante quindi, che sta provando a far chiarezza sulle novità portate dalla progressiva ascesa dell’e-commerce e della conseguente ondata di trasformazione che sta interessando i punti vendita. L’ottima notizia è che ci si aspetta un aumento del 75% delle vendite In Store da qui al 2025. Questo a confermare che l’online non cancellerà l’offline, ma ne rivedrà in parte le dinamiche, in uno scenario che si farà sempre più fluido. Ecco perché si continua a parlare di omnicanalità, visto che sempre più brand stanno cogliendo l’importanza di una lettura a tutto tondo per fare le scelte giuste a livello di investimento nei vari canali di vendita.
C’è anche una brutta notizia? Di fatto, gli analisti pongono l’accento su un rinnovamento del Retail che per forza di cose sta facendo una forte selezione, determinando il successo o la chiusura di intere catene. Nel solo 2017 gli USA hanno visto la chiusura di più di 7000 negozi e il trend non sembra aver subito importanti variazioni nel corso di questo inizio del 2018. Qual è allora la chiave per dare al Retail gli strumenti per rinnovarsi? Il problema principale sembra essere nelle metriche utilizzate per valutare le potenzialità di intere reti di vendita, dimostrando una chiusura che guarda alla sola superficie In Store, senza considerare tutte le variabili di un ecosistema che invece ha un grande impatto sulle performance di un punto vendita.
La soluzione esiste: le nuove tecnologie permettono di abbandonare le vecchie analitiche, in favore di una logica Omnichannel che può davvero dare informazioni sulle potenzialità commerciali di un negozio. Si parla di Geospatial Analytics, metriche avanzate che mettono in comunicazione elementi interni ed esterni allo store, offline e online, in relazione a una zona. In questo modo è possibile localizzare bisogni, ricerche, preferenze e comportamenti di utenti per generare mappe che mostrano le potenzialità di ogni quartiere di una città. Le previsioni basate su questi dati sono un ottimo strumento per gestire al meglio una catena in espansione o che è in fase di valutazione dei propri negozi,senza considerare le sole vendite, ma anche il potenziale indotto che ci si può aspettare in una determinata area. Questo considerando le persone che frequentano lo store, ma anche chi è solo nelle vicinanze e magari sta cercando online un articolo disponibile in uno dei negozi limitrofi.
Ecco perché le Geospatial Analytics possono davvero accelerare il percorso verso nuovi asset, aiutando i brand a prendere le decisioni giuste, limitare le perdite in questo momento di forte cambiamento e convertire l’incertezza in risultati immediati.
C’è anche una brutta notizia? Di fatto, gli analisti pongono l’accento su un rinnovamento del Retail che per forza di cose sta facendo una forte selezione, determinando il successo o la chiusura di intere catene. Nel solo 2017 gli USA hanno visto la chiusura di più di 7000 negozi e il trend non sembra aver subito importanti variazioni nel corso di questo inizio del 2018. Qual è allora la chiave per dare al Retail gli strumenti per rinnovarsi? Il problema principale sembra essere nelle metriche utilizzate per valutare le potenzialità di intere reti di vendita, dimostrando una chiusura che guarda alla sola superficie In Store, senza considerare tutte le variabili di un ecosistema che invece ha un grande impatto sulle performance di un punto vendita.
La soluzione esiste: le nuove tecnologie permettono di abbandonare le vecchie analitiche, in favore di una logica Omnichannel che può davvero dare informazioni sulle potenzialità commerciali di un negozio. Si parla di Geospatial Analytics, metriche avanzate che mettono in comunicazione elementi interni ed esterni allo store, offline e online, in relazione a una zona. In questo modo è possibile localizzare bisogni, ricerche, preferenze e comportamenti di utenti per generare mappe che mostrano le potenzialità di ogni quartiere di una città. Le previsioni basate su questi dati sono un ottimo strumento per gestire al meglio una catena in espansione o che è in fase di valutazione dei propri negozi,senza considerare le sole vendite, ma anche il potenziale indotto che ci si può aspettare in una determinata area. Questo considerando le persone che frequentano lo store, ma anche chi è solo nelle vicinanze e magari sta cercando online un articolo disponibile in uno dei negozi limitrofi.
Ecco perché le Geospatial Analytics possono davvero accelerare il percorso verso nuovi asset, aiutando i brand a prendere le decisioni giuste, limitare le perdite in questo momento di forte cambiamento e convertire l’incertezza in risultati immediati.